Tesla, la mossa del miliardo: perché Elon Musk è tornato a scommettere sul futuro
Con un investimento da 1 miliardo di dollari, Elon Musk ha ribadito la sua totale fiducia in Tesla. Per la prima volta dal 2020, il CEO ha acquistato personalmente 2,57 milioni di azioni, a un prezzo compreso tra 372 e 396 dollari. Un gesto che ha immediatamente innescato una reazione a catena.
La notizia, comunicata alla SEC, ha spinto il titolo a guadagnare il 6% nella seduta di lunedì, superando quota 410 dollari e cancellando le perdite accumulate dall’inizio dell’anno. Per gli analisti, la mossa è molto più di un semplice investimento finanziario: “È il segnale più chiaro che Musk stia rimettendo tutto se stesso nel progetto Tesla,” ha commentato Matt Britzman di Hargreaves Lansdown.
Un 2025 a due velocità: la rimonta dopo il tonfo
Dopo un primo trimestre disastroso e un tonfo ad aprile dovuto ai dazi, il titolo Tesla aveva toccato il minimo a 221 dollari. Ma da lì è partita una rimonta spettacolare: un +85% in cinque mesi, che ha quasi azzerato le perdite annuali.
A innescare il recupero una combinazione di fattori: la proposta di un maxi-pacchetto retributivo per Musk, i progressi nella divisione batterie con i nuovi MegaBlocks, e il ritorno dell’imprenditore a concentrarsi sul business principale, dopo mesi passati in attività politiche.
Nonostante il balzo in avanti, Tesla resta tra le peggiori performance del gruppo delle “Magnifiche 7” della tecnologia, superando in negativo solo Apple. Il rallentamento delle vendite di auto elettriche, la forte concorrenza di marchi cinesi come BYD e i margini sotto pressione per i costi crescenti e i tagli ai prezzi, sono segnali che il mercato EV sta entrando in una fase di maturità.
Robotaxi e AI: la scommessa sul futuro
Per controbilanciare la pressione sul core business, Musk sposta l’attenzione su orizzonti più futuristici: robotaxi e robot umanoidi Optimus. Le soluzioni di guida autonoma completa (FSD 14) e la robotica, per ora, restano però promesse lontane dalla commercializzazione di massa.
Tuttavia, il carisma di Musk continua a mantenere viva la narrazione di Tesla come azienda di frontiera, capace di attrarre capitali e attenzione.
Più controllo e meno politica
L’acquisto di azioni rafforza anche la posizione di Musk nella battaglia per il controllo della società. Con una quota attorno al 13%, il CEO vuole raggiungere il 25% dei diritti di voto per guidare le strategie senza condizionamenti.
Il ritorno di Musk su Tesla coincide, inoltre, con una riduzione del suo impegno politico, un segnale che gli investitori interpretano in modo molto positivo. Come ha sottolineato Dan Ives di Wedbush, “questa è una scommessa personale che vale più di qualsiasi dichiarazione.”
Ora, la sfida per Tesla e Musk è duplice: difendere la propria quota di mercato nell’elettrico e trasformare le promesse su AI e robotica in ricavi concreti.