Il lato nascosto della sessualità: uno studio rivela perché alcuni non fanno mai sesso

Perché alcuni adulti non fanno mai sesso? Lo studio che svela un fenomeno sorprendente

Il sesso, per molti, è una parte naturale della vita adulta, tanto che spesso si dà per scontato che prima o poi tutti lo sperimentino. Ma non è sempre così. Un nuovo studio internazionale, basato su centinaia di migliaia di persone, getta luce su un aspetto poco discusso della sessualità umana: il fatto che una parte della popolazione adulta non abbia mai avuto rapporti sessuali.

La ricerca ha messo a confronto chi non ha mai fatto sesso con chi invece ha già avuto esperienze intime, scoprendo che le differenze non dipendono da un solo fattore, ma da una combinazione complessa di elementi genetici, ambientali, fisici e psicologici. Eppure, nonostante i dati raccolti, molti aspetti restano ancora un mistero.

Non tutti per scelta

Per alcuni adulti, spesso definiti come asessuali, la mancanza di desiderio sessuale è una caratteristica naturale e non vissuta come un problema. Per altri, invece, la situazione è più complicata: desiderano un partner, cercano intimità, ma non riescono a trovarla. Questo può tradursi in solitudine, isolamento sociale, ansia e persino difficoltà economiche, soprattutto quando vivere da soli comporta maggiori spese.

Nei casi estremi, la frustrazione può degenerare fino a fenomeni problematici come quello degli “incel” (celibi involontari), una sottocultura online spesso associata a rabbia e radicalizzazione.

I numeri dello studio

I ricercatori hanno analizzato oltre 400.000 persone nel Regno Unito e circa 13.500 in Australia, scoprendo che circa l’1% di uomini e donne non ha mai avuto rapporti sessuali.

I dati mostrano alcune correlazioni sorprendenti:

  • Nel Regno Unito, gli uomini sessualmente inesperti vivevano più spesso in aree con un minor numero di donne.
  • Per entrambi i sessi, il fenomeno era più diffuso nelle zone con alta disuguaglianza economica.

A livello personale, chi non aveva mai avuto rapporti riferiva di sentirsi più solo, nervoso e insoddisfatto della propria vita, oltre ad avere meno contatti sociali. Molti dichiaravano di non avere nessuno con cui condividere i propri pensieri più intimi.

Eppure, non mancavano i lati positivi: queste persone tendevano a consumare meno alcol e droghe, risultavano mediamente più istruite, e avevano sviluppato alcune caratteristiche tipiche del cosiddetto “profilo nerd”, come l’uso precoce degli occhiali e un maggiore impegno negli studi, scrive Science Alert.

Il ruolo dei geni

Lo studio ha anche indagato gli aspetti genetici, rivelando che circa il 15% delle differenze nell’esperienza sessuale può essere attribuito al patrimonio genetico. Non si tratta di un singolo gene responsabile, ma della somma di tanti piccoli fattori.

I risultati hanno evidenziato una correlazione interessante: la mancanza di rapporti sessuali era legata geneticamente a livelli più elevati di istruzione e intelligenza, così come a tratti di personalità come introversione o caratteristiche dello spettro autistico. Al contrario, erano più bassi i rischi genetici legati a depressione, ansia e dipendenze.

Un fenomeno da comprendere, non da giudicare

Gli autori dello studio sottolineano un punto cruciale: non tutti gli adulti che non hanno mai fatto sesso lo vivono allo stesso modo. Per alcuni si tratta di una scelta, per altri di una condizione subita. Ed è proprio questa distinzione che apre la strada a future ricerche sul ruolo del desiderio, del contesto sociale e della cultura.

In definitiva, non si tratta di stabilire una “normalità”, ma di capire meglio un fenomeno complesso, che ha conseguenze concrete sul benessere psicologico e sociale delle persone. Perché, quando si parla di sesso (o della sua assenza), si parla anche di solitudine, relazioni, salute e qualità della vita.

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