Cicatrici

La crema che promette di cancellare le cicatrici: la nuova scoperta dall’Australia

Le cicatrici sono segni permanenti che raccontano momenti di dolore, interventi chirurgici, incidenti o malattie della pelle come l’acne. Per molte persone, però, non sono semplici ricordi: diventano un peso estetico e psicologico che spinge a cercare rimedi costosi e spesso poco efficaci. Trucco correttivo, trattamenti laser da migliaia di euro, creme e gel acquistati in farmacia: il mercato dei prodotti per ridurre le cicatrici è enorme, ma i risultati sono raramente all’altezza delle promesse, soprattutto quando si tratta di cicatrici ipertrofiche e cheloidi, quelle in rilievo che tendono a crescere oltre i bordi della ferita.

Adesso, però, potrebbe esserci una svolta. Un gruppo di ricercatori australiani sta lavorando su una nuova crema sperimentale che potrebbe cambiare il modo in cui affrontiamo le cicatrici.

La ricerca pionieristica

Un team dell’Università dell’Australia Occidentale e del Fiona Stanley Hospital ha condotto uno studio clinico su una sostanza chiamata PXS-6302 (o SNT-6302), sviluppata dalla biotech australiana Syntara. I risultati sono stati così promettenti da guadagnarsi la pubblicazione su Science Translational Medicine, una delle riviste scientifiche più autorevoli.

La crema agisce in un modo innovativo: inibisce l’enzima lisil ossidasi, che normalmente ha un ruolo cruciale nella riparazione dei tessuti. Questo enzima, però, contribuisce anche a legare le fibre di collagene in maniera rigida, dando origine alle cicatrici in rilievo. Bloccandone l’attività, la crema riesce a impedire la formazione di quelle strutture fibrose che rendono le cicatrici dure, spesse e difficili da trattare.

I primi risultati

Secondo i ricercatori, i pazienti che hanno utilizzato l’unguento hanno mostrato segni evidenti di miglioramento: le cicatrici sono diventate più piatte, meno visibili e la pelle ha acquisito un aspetto più morbido ed elastico. Non si tratta, dunque, di un semplice effetto cosmetico, ma di un vero e proprio cambiamento nei meccanismi biologici della guarigione.

Se i risultati saranno confermati da studi più ampi, PXS-6302 potrebbe diventare il primo trattamento realmente efficace contro le cicatrici vecchie e in rilievo, un traguardo atteso da decenni sia in dermatologia che in chirurgia plastica.

Un enorme impatto sociale ed economico

L’impatto potenziale di una scoperta simile è enorme. Milioni di persone nel mondo vivono con cicatrici che non solo influiscono sull’aspetto fisico, ma anche sulla salute mentale e sulle relazioni sociali. Per alcuni, soprattutto per chi porta cicatrici evidenti sul viso o in parti esposte del corpo, il disagio può trasformarsi in isolamento e perdita di autostima.

Il settore medico ed estetico potrebbe a sua volta essere rivoluzionato: dalle cliniche di chirurgia plastica ai reparti di grandi ustionati, fino alle persone che cercano soluzioni per segni di acne o interventi chirurgici.

Tra speranze e cautela

C’è però anche un aspetto da sottolineare: lo studio è stato finanziato proprio dall’azienda che produce la crema, Syntara, e quindi sarà fondamentale che ulteriori ricerche indipendenti confermino i risultati. Inoltre, serviranno test clinici più ampi e di lungo periodo per verificare la sicurezza del trattamento e gli eventuali effetti collaterali.

Nonostante queste cautele, l’entusiasmo della comunità scientifica è palpabile: per la prima volta, la prospettiva di una pelle che guarisce senza cicatrici permanenti non sembra più un sogno, ma una possibilità concreta.

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